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Le cuffie con filo nella storia dell’audio: nascita, avvento del Bluetooth e sviluppo futuro

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Le cuffie con filo hanno un posto speciale nella storia dell’audio. Dalla loro nascita alla fine del XIX secolo per dare la possibilità ai centralinisti di lavorare senza avere le mani impegnate, fino all’avvento della musica digitale e l’ascolto bluetooth. Cercheremo di ripercorrere con voi questa storia appassionante e di condividere le peculiarità che, ancora ad oggi, rendono l’ascolto via cavo tanto amato dagli audiofili.

Le prime cuffie, l’uso bellico e la musica al popolo

In realtà, per avere una data certa di nascita, bisogna avanzare di qualche anno, nel 1910, quando Nathaniel Baldwin inventò una versione migliorata delle prime “cuffie”.
La nascita delle cuffie di Nathaniel Baldwin fu turbolenta, gli apprezzamenti furono scarsi fino a che, alla vigilia della prima guerra mondiale, decise di proporre la sua creazione alla Marina Militare statunitense che sposò subito il progetto e decise di impiegarle nella grande guerra.

L’uso, per i primi anni, si limitò al solo impiego militare. Dovremo attendere fino al 1947 quando AKG, famosissima azienda austriaca, decise di lanciare il proprio modello di punta AKG K120. Queste cuffie non solo migliorarono ampiamente la tecnologia e la qualità del suono, ma grazie al marketing fatto, si possono considerare la prima vera cuffia pensata anche per uso non bellico.

La vera svolta avvenne però nel ‘58 quando John Koss inventò le prime cuffie stereo, le Koss Sp-3. Furono le prime cuffie che ebbero come unico scopo l’ascolto musicale. Rivoluzionarono il settore. Si creò a tutti gli effetti il mercato delle cuffie per ascolto musicale, nacquero brand e nuovi prodotti. Le cuffie erano ufficialmente del popolo.

Dagli anni ‘80 con il walkman al 2016 con le Airpods

Anno 1979, Sony lancia un prodotto: il Walkman e forse nemmeno in Sony si resero conto dell’innovazione che apportò, negli anni a venire, al mercato musicale. Il Walkman cambiò tutto.

Con il walkman si poteva ascoltare musica ovunque, causando un’evoluzione anche delle cuffie. Queste cambiarono di forma, ridussero le dimensioni e divennero oggetto di design. Cuffie e auricolari, unite al walkman, accompagnarono durante tutto il corso degli anni ‘80 milioni di persone (oltre 330 milioni le unità vendute dalla creazione di Sony) creando un nuovo modo di ascoltare la musica: l’ascolto in mobilità.
Da quegli anni fino ad oggi, l’ascolto in mobilità ha subito grandi modifiche. La qualità è aumentata esponenzialmente e siamo arrivati ad un ascolto quasi ed esclusivamente digitale grazie alle piattaforme di streaming. Ad oggi pensare ad un ascolto della musica in metropolitana, sui treni o in aereo con cuffie cablate ci sembra un ritorno al medioevo. Ma tutto questo perché?

Anno 2016, Apple lancia le sue nuove cuffie senza fili: le Airpods. Non sono una novità in termini assoluti, non sono le prime cuffie o auricolari wireless, ma hanno una grande forza: una facilità di utilizzo che solo il walkman era riuscito a dare in passato. Con le Airpods bastano tre gesti per ascoltare la musica mentre si sta salendo su un mezzo o si sta facendo una corsa al parco: si tolgono dalla loro custodia, si infilano nelle orecchie e si schiaccia play. Come fu per il walkman, anche qua il mercato cambia, Apple vende milioni e milioni di Airpods ogni anno (solo nel 2019 90 milioni di unità vendute) e tutti i competitor si trovano costretti a trovare una soluzione alternativa.

Il ruolo delle cuffie cablate nel 2023

In passato, le cuffie con filo erano la scelta principale per l’ascolto della musica mentre ad oggi devono far fronte ad un avversario agguerrito come il mondo del “senza fili”. Nonostante ciò, le cuffie con filo continuano ad essere una scelta popolare per molti appassionati di musica, ma anche l’unica opzione per musicisti e ingegneri del suono.
Le cuffie con filo offrono una maggiore fedeltà del suono rispetto alle cuffie wireless e sono meno soggette a problemi di latenza e interferenze. Inoltre, le cuffie con filo sono state in grado di evolversi insieme alla tecnologia digitale. Mentre le prime cuffie con filo erano progettate per il segnale analogico, le cuffie moderne utilizzano il digitale per migliorare la qualità del suono. Ad esempio, le cuffie con filo possono utilizzare i convertitori digitale-analogico (DAC) per fornire un’esperienza di ascolto di alta qualità.

In conclusione, le cuffie con filo continuano ad essere e saranno anche in futuro la scelta migliore per coloro che desiderano un’esperienza di ascolto ad alta fedeltà.

Noi di FaceTheSound ti consigliamo le nostre 5 preferite:

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