Che cos’è il jitter in Ambito Audio?




Che cos’è il jitter? Spesso, osservando le specifiche tecniche dei prodotti, si incappa nel termine “Jitter” e ci si rende anche conto di quanto sia un vanto per i costruttori l’eliminazione, o comunque l’abbattimento, di questo dato.
Ma che cos’è quindi il Jitter? Ed è davvero cosi importante fare attenzione al Jitter? Dovremmo effettivamente dare più valore a un prodotto che lavora contro di esso?
Vediamo!
Presentazione del Jitter
Nel mondo dell’audio digitale, il jitter è un fenomeno spesso sottovalutato, ma cruciale per la qualità finale della riproduzione sonora. In termini semplici, si tratta di variazioni involontarie nella temporizzazione dei segnali digitali, ovvero degli sfasamenti nei campioni audio trasmessi da una sorgente digitale (come un lettore di rete, un computer o un lettore CD) verso un convertitore digitale-analogico (DAC).
In un sistema ideale, ogni campione dovrebbe arrivare esattamente al momento previsto. Quando ciò non accade – anche con sfasamenti di pochi picosecondi – l’orecchio umano può percepire una degradazione del suono: perdita di definizione, scena sonora confusa, alti granulosi, fino ad arrivare a una sensazione di fatica d’ascolto.

Da cosa è causato il jitter?
Le cause del jitter sono numerose e spesso si combinano tra loro. Le più comuni includono:
- Clock digitale instabile: il convertitore interno o il dispositivo di riproduzione potrebbe non avere un clock sufficientemente preciso o isolato.
- Interferenze elettriche e rumore di alimentazione: fluttuazioni nella tensione o interferenze elettromagnetiche possono disturbare la temporizzazione dei segnali.
- Connessioni digitali di scarsa qualità: alcuni protocolli di trasmissione, come lo S/PDIF ottico o coassiale, sono più sensibili al jitter rispetto a connessioni asincrone come USB Audio Class 2 o AES/EBU.
- Cavi non schermati o troppo lunghi: nella trasmissione digitale il cavo può fare la differenza, soprattutto se introduce riflessioni o disturbi.
- Driver o interfacce mal ottimizzate: nel caso di streaming audio da computer, anche la gestione software e i driver possono incidere sul timing.
Come si elimina o si riduce il jitter?
Eliminare del tutto il jitter è praticamente impossibile, ma esistono tecniche consolidate per minimizzarne l’impatto sulla qualità del suono:
1. Clock di precisione
I DAC di fascia alta utilizzano oscillatori a bassissimo rumore di fase, spesso al quarzo o a femtosecondi, per garantire una temporizzazione costante e indipendente dalla sorgente.
2. Reclocking
Alcuni dispositivi – DAC o clock esterni – rigenerano il segnale digitale, correggendo le irregolarità nella trasmissione prima della conversione in analogico.
3. Isolamento galvanico
La separazione fisica tra i circuiti digitali e quelli analogici impedisce che il rumore elettrico si propaghi e influenzi la temporizzazione.
4. Connessioni asincrone e driver ottimizzati
Sistemi USB asincroni o interfacce AES/EBU permettono al DAC di controllare il flusso dei dati, riducendo drasticamente il jitter rispetto a sistemi sincroni come S/PDIF o Toslink.
Prodotti che gestiscono il jitter in modo eccellente
Nel mercato hi-fi esistono diversi dispositivi progettati per affrontare con efficacia il problema del jitter. Ecco alcuni dei più apprezzati:
EverSolo DAC-Z8

L’EverSolo DAC-Z8 gestisce il jitter attraverso una combinazione di:
-Doppi clock a femtosecondi per sincronizzazione precisa
-Reclocking interno su tutti gli ingressi
-DAC ESS ES9038Pro con circuito anti-jitter integrato
-Separazione tra sezioni digitali e analogiche
-Alimentazione stabilizzata e dedicata
Rose RS130

Il cuore del sistema anti-jitter dell’RS130 è l’oscillatore a cristallo controllato in temperatura (OCXO). Questo tipo di clock:
Mantiene una frequenza stabile indipendentemente dalle variazioni termiche
Riduce il rumore di fase (phase noise), cioè le micro-fluttuazioni che causano jitter
Offre una temporizzazione ultra precisa per tutte le sezioni digitali del dispositivo
Rose RS250A

Il Rose RS250A gestisce il jitter attraverso:
-Un DAC ESS ES9038Q2M con eliminazione del jitter interna
-Un clock digitale stabile e a bassa rumorosità
-Separazione delle sezioni digitali e analogiche per evitare interferenze
-Alimentazione lineare audiophile con separazione dei rami
-Compatibilità sinergica con l’RS130 come reclocker esterno di riferimento
Cambridge CXN100

Il Cambridge CXN100 gestisce il jitter attraverso:
-Il DAC ESS Sabre ES9028Q2M con eliminazione del jitter integrata
-Reclocking digitale del segnale in ingresso
-Isolamento funzionale tra le sezioni digitali e analogiche
-Alimentazione ottimizzata a basso rumore
Conclusione
Il jitter è una delle tante sfide tecniche del mondo dell’audio digitale, ma anche una delle più determinanti per chi cerca un suono puro e coerente. Fortunatamente, oggi è possibile contenerlo in modo molto efficace grazie a prodotti ben progettati e tecniche avanzate di sincronizzazione del segnale.
Se stai costruendo un impianto hi-fi o semplicemente desideri sfruttare al massimo la qualità del tuo DAC, investire nella riduzione del jitter può fare la differenza. Il risultato? Un suono più naturale, una scena sonora più stabile, e un ascolto che emoziona di più.
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